Yogas citta-vrtti-nirodhah
Lo Yoga è la soppressione delle modificazioni della mente
Lo Yoga è la sospensione delle vrtti in citta, cioè la sospensione delle agitazioni mentali
Lo Yoga è quindi l’immobilità della mente

Patanjali  – Samadhi Pada  I,2

Yama-niamasana-pranayama-pratyara-dharana-dhyana-samadhayo stav angani
( Ashtanga yoga )
Le astinenze, le osservanze, la positura, il controllo del respiro, l’astrazione, la concentrazione, la contemplazione, la trance sono le otto parti (dell’autodisciplina dello Yoga )

Patanjali  – Samadhi Pada  II,29
Ahimsa-satyasteya-brahmacaryaparigraha Yamah ( Yama )
I voti di astinenza comprendono l’astenersi dalla violenza, dalla falsità, dal furto, dall’incontinenza e dall’avidità
Patanjali  – Samadhi Pada  II,30
Sauca-samtosa-tapah-svadhyayesvara-pranidhanani niyamah ( Niyama )
La purezza, l’appagamento, l’austerità, lo studio di sé e l’abbandono all’Isvara (attenzione verso Dio) costituiscono le osservanze
Patanjali  – Samadhi Pada  II,32
Stira-sukham asanam ( Asana )
La positura (dovrebbe essere) stabile e comoda.
Prayatna-saithilyananta-samapattibhyam
Mediante il rilassamento dello sforzo e la meditazione sul “senza fine”
(si domina una positura)
Tato dvamdvanabhighatah
Da ciò, la mancanza di attacchi da parte delle coppie di opposti
Patanjali  – Samadhi Pada  II,46-48
Tasmin sati svasa-prasvasayor gativicchedah pranayamah ( Pranayama )
Ciò essendo stato (compiuto) (segue il) pranayama, che è la cessazione della inspirazione e della espirazione
Bahyabhyantara-stambha-vrttir desakalasamkhyabhih paridrsto dirghasuksmah
(Esso si trova in) modificazione esterna, interna o soppressa; è regolata dal luogo, dal tempo e dal numero, (e progressivamente diviene) prolungato e sottile.
Patanjali  – Samadhi Pada  II,49-50
Sva-visayasamprayoge citta-svarupanukara ivendryanam pratyaharah ( Pratyahara )
Il pratyahara o astrazione è, per così dire, l’imitazione della mente da parte dei sensi mediante il ritrarsi dai propri rispettivi oggetti.
Tatah parama vasyatendriyanam
Segue allora il dominio assoluto sui sensi.
Patanjali  – Samadhi Pada  II,50
Desa-bandhas cittasya dharana ( Dharana )
La concentrazione è il confinarsi della mente entro un’area mentale limitata (oggetto della concentrazione)
Patanjali – Vibbuti Pada III,1
Tatra pratyayaikatanata dhyanam ( Dhyana )
Il flusso ininterrotto (della mente) verso l’oggetto (scelto per la medizione) è la contemplazione
Patanjali – Vibbuti Pada III,2
Tad evarthamatra-nirbhasam svarupa-sunyam iva samadhih ( Samadhi )
La medesima (contemplazione), quando vi è consapevolezza unicamente dell’oggetto della meditazione e non di se stessa (della mente) è il samadhi
Patanjali – Vibbuti Pada III,3
Samadhi-siddhir Isvara-pranidhanat
L’atteggiamento del samadhi (deriva) dall’abbandono a Dio
Patanjali – Vibbuti Pada III,45